tag:blogger.com,1999:blog-88003904752179358712024-03-05T07:57:48.419-08:00Potrebbe andare peggio.. potrei essere stressata.Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.comBlogger13125tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-36061291148349121042013-02-22T05:42:00.002-08:002013-02-22T05:45:52.906-08:00L'incappucciato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoACjhEoPMNVReI31gd3qBTpjbfy6w5WyZa9NAD0YSQ9MwkaOl0iBFIBIPLa7ZzNM5DHHyt7jMlvc_8InS4Leac-FxSHKgdHpjhdMeXvj81p1V4ofK_pIR7lajwDJv4ZNXqOE6KJ4PwO0/s1600/Personaggio-incappucciato..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoACjhEoPMNVReI31gd3qBTpjbfy6w5WyZa9NAD0YSQ9MwkaOl0iBFIBIPLa7ZzNM5DHHyt7jMlvc_8InS4Leac-FxSHKgdHpjhdMeXvj81p1V4ofK_pIR7lajwDJv4ZNXqOE6KJ4PwO0/s320/Personaggio-incappucciato..jpg" width="226" /></a></div>
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Qualche giorno fa, dopo un’altra infinita giornata lavorativa, prolungata ulteriormente dalla consueta spesa settimanale, mi dirigo verso casa. <br />
Verso le 19.30, quando il giorno ha già lasciato spazio alla notte, carica di buste e bustine del supermercato, esco dal garage e imbocco il vialetto di casa, illuminato solo con dei lampioncini bassi.<br />
Appena girato l’angolo alzo lo sguardo.. e la vedo. Una figura scura camminava con passo deciso verso di me, avvolta in un lungo mantello e con un cappuccio a coprire la testa…<br />
In quel momento, nella mia testa, la vedo tirar fuori la falce da sotto il mantello, e sorridente portarmi via con un suadente “ciao… sono La Morte, ti aspettavo”… <br />
Inizia a battermi il cuore un po’ più forte del normale… comincio a procedere con passo un po’ meno convinto di prima e con la mente comincio a valutare come scamparmela… lasciare le buste a terra e scappare a gambe levate dalla parte opposta? Lanciare un pacco di sale grosso in testa all’incappucciato e fuggire a gambe levate? Urlare impaurita e fuggire a gambe levate? Fuggire a gambe levate e basta?<br />
Nel frattempo che nella mia testa vagliavo le varie ipotesi, la lugubre figura mi raggiunge e con voce bassa mi chiede “buonasera… Scusa, sai dirmi dove abita la famiglia Parotti?”.<br />
Lo guardo immobile… “ehm.. no, no. Mi spiace. Forse più giù. Non li conosco”.<br />
Lo supero, e veloce entro nel cancello di casa chiudendolo rapida alle mie spalle. Salgo le scale e entro in casa serrando la porta.<br />
Appoggiata alla porta d’ingresso faccio un sospiro, guardo in aria.. e sorridendo penso <br />
“E per questa volta è andata. Oggi La Morte non stava cercando me”.<br />
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n.d.r. Anche se, diciamocela tutta… a me questo Sig. Morte non la racconta proprio giusta.. ma non conosce neanche gli indirizzi di casa dei prescelti e chiede informazioni?!? <br />
O magari chissà… sarà stato assunto da poco con un contratto a progetto..Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-32580744689654562012013-02-01T09:47:00.001-08:002013-02-01T09:47:57.688-08:00Amore peloso... <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlF_cn813nzy3K9q1KN9BTl6Kb-E2-5Ci_Bd-C2YBoSX0u9hx88IkIbG6qw-zUWjtDxtlo_-KEV1j8_13PvnkjIKRfgQJMP5BoZlqyL2BZjXQpJ_q8PgjJkaHPWBHa9OMOOZ7POEXyvp8/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlF_cn813nzy3K9q1KN9BTl6Kb-E2-5Ci_Bd-C2YBoSX0u9hx88IkIbG6qw-zUWjtDxtlo_-KEV1j8_13PvnkjIKRfgQJMP5BoZlqyL2BZjXQpJ_q8PgjJkaHPWBHa9OMOOZ7POEXyvp8/s1600/images.jpg" /></a></div>
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<div class="Section1">
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-size: 11pt;">E poi arriva
quel giorno in cui, non si sa bene per quale motivo, la tua gattina dispettosa
decide che deve svegliarti nel cuore della notte. Stranamente sceglie di farlo
in modo carino, avvicinandosi piano al cuscino e iniziando a leccarti una
guancia. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-size: 11pt;">In quel momento, appena strappata
al mondo dei sogni dalla sua linquetta ruvida, e ancora in dormiveglia, ti
giri.. allunghi la mano verso l’altra parte del letto come a cercare qualcuno
nel buio e mugugni un “mmmm.. si, che c’è amore?”. Ovviamente convinta che lì
vicino ci sia la tua dolce metà. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-size: 11pt;">Ora mi rivolgo un attimo al mio
neurone solitario… Senti amico mio.. a me sta più che bene sognare di essere
insieme a lui e averlo sempre vicino. Però… ora… ragioniamo un secondo insieme…
MA TI PARE CHE MI PUO’ SVEGLIARE LECCANDOMI LA
FACCIA?!?!?!?!?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-size: 11pt;">E’ confermato. Io e il mio
simpatico neurone siamo, indiscutibilmente, irrecuperabili. <o:p></o:p></span></span></div>
</div>
Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-76666334328647315842012-05-08T07:39:00.000-07:002012-05-08T07:39:36.675-07:00Profumo di caffè<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfshEeADBhyJmEJyi-i0fsozGE74NL-Sg2iqICUMw45znqYdTbEDV3xYeJQ3hTGWQZKN_rRwGy6QZOd11s-w54j4xWxH1JZjYSOP9rG8o4_qN4RZ5hyphenhyphen3upaQca3JPQFiu2F0tmlxg4Q4c/s1600/foto.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" dba="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfshEeADBhyJmEJyi-i0fsozGE74NL-Sg2iqICUMw45znqYdTbEDV3xYeJQ3hTGWQZKN_rRwGy6QZOd11s-w54j4xWxH1JZjYSOP9rG8o4_qN4RZ5hyphenhyphen3upaQca3JPQFiu2F0tmlxg4Q4c/s320/foto.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Ore 07.30. Buttata dal letto da quella dannatissima sveglia da una manciata di minuti, ma già vestita e seduta davanti ad una tazza di caffè macchiato e qualche biscotto, provando a tenere gli occhi aperti. </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Mentre inzuppo i pan di stelle nel caffè (posso fare pubblicità vero? </span></span><span style="font-family: Wingdings; font-size: x-small;"><span style="font-family: Wingdings; font-size: 11pt;">J</span></span><span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">) mi sento piombare delicatamente Apple sulle gambe. Abbasso lo sguardo e provo a dirle di scendere un paio di volte. Risultato? Gatto che fa le fusa acciambellato sulle mie gambe. </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Va beh.. troppa fatica farla scendere, ho troppo sonno. Ricomincio a mangiare. Finiti i biscotti prendo in mano la tazzina e faccio per bere. Non l’avessi <personname productid="mai fatto. Con" w:st="on">mai fatto. Con</personname> un gesto ho trovato il gioco del secolo per Apple! Si è alzata di scatto e subito è venuta a tentare di prendere <personname productid="la tazzina. Con" w:st="on">la tazzina. Con</personname> la velocità di un bradipo mi sono divincolata e l’ho riappoggiata sul tavolo. Da qui non ci ho capito più nulla. Mi ricordo solo di aver tentato di fermarla, inutilmente, mentre velocissima (anche se io, forse per il sonno, ho praticamente visto la scena a rallentatore..), infilava la zampina bianca dentro la tazzina rovesciando la tazzina e tutto il suo contenuto sul tovagliolo. E sul tavolo. E sulle sue zampe. E sulla mia maglia bianca. E sui miei jeans. E sul pavimento. </span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Che buono il profumo di caffè! Il sapore non lo so.. bisognerebbe sentire Apple dopo che ha finito di ripulire se stessa e il pavimento… </span></span></div>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-70884206659296356502012-03-21T01:36:00.001-07:002012-03-21T01:45:12.596-07:00Se il buongiorno si vede dal mattino...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilZVhyphenhyphenQSZbQosASBdO3geQVsD6QMK_B-u9vSdIsgHCtwdK1nl4AFapPZMBvsV1srGiaXvc7XQBHRBjTSSJmIJ7GSGx1mpeOJ4JvWVenxnL6uK79Yz20gqrUrQBzriMU5ib2RPRKePfMjw/s1600/Immagine+059.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img aea="true" border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilZVhyphenhyphenQSZbQosASBdO3geQVsD6QMK_B-u9vSdIsgHCtwdK1nl4AFapPZMBvsV1srGiaXvc7XQBHRBjTSSJmIJ7GSGx1mpeOJ4JvWVenxnL6uK79Yz20gqrUrQBzriMU5ib2RPRKePfMjw/s320/Immagine+059.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Qualcuno mi deve spiegare, una volta per tutte, io, cosa ho fatto di male. </span></span><br />
<div class="MsoNormal"><span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Stamattina Apple ha deciso che alle 05 era ora di svegliarsi. Ha cominciato a fare un delirio sopra al letto. Saltava, correva, mi attaccava, mordeva, sbatteva.<br />
"Basta mi hai stufato!". Mi sono alzata e l’ho chiusa di la. <br />
Tempo 10 minuti ed ho iniziato a sentire i classici rumori da “scusa, sposto un attimino il divano perché credo che mi ci sia finita sotto la pallina”. <br />
Mi sono alzata e le ho aperto la finestra della terrazza così poteva starsene un po’ fuori. <br />
Tempo 20 minuti ed era di nuovo sopra il mio letto a fare casino e saltare come una molla. </span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Nel frattempo faccio presente che, nella mezzora di "pausa da Apple", i miei vicini hanno pensato bene di mettersi a fare sesso, ovviamente con relativi mugulii di approvazione. Da parte di lui.. lei non si sentiva… forse non si stava divertendo.. o probabilmente alle 05.30.. stava ancora dormendo.</span></span></div><div class="MsoNormal"><span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">In questo momento sono seduta in ufficio con lo sguardo da ebete perso sullo schermo del pc e con la netta sensazione di essere finita sotto ad un autobus. </span></span><span style="font-family: Calibri; font-size: x-small;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Peloso, con 4 zampe, un collare ad imbuto, tante unghiette e che al posto di suonare il clacson.. tromba… </span></span></div>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-36784757508995055372012-01-22T07:57:00.000-08:002012-01-23T02:23:53.659-08:00...e l'eterna lotta con il miscelatore della doccia.<span lang="EN">Ora. Io non ci credo che siamo nel 2012, ho un cellulare che se solo glielo chiedessi mi laverebbe anche la macchina, e ancora nessun uomo (o donna, o se volete anche un lemure per quanto mi riguarda) sia riuscito a creare un miscelatore della doccia.. Che funzioni! <br />
Non è possibile che ogni volta che uno fa la doccia, debba litigare con l’acqua.. È stressante sia per noi che per lei. Basterebbe così poco.. Un simpatico miscelatore che muovendo la leva spedisce l’acqua alla giusta temperatura che chiediamo. E invece no. <br />
Ogni volta che si entra sotto la doccia, si apre l’acqua e puntualmente scorre gelata. Cominci a muovere la leva del miscelatore verso sinistra, aspettando che arrivi un cenno di calore. Dopo circa 10 minuti che provi a far venire l’acqua della giusta temperatura, finalmente ci riesci. Ti godi il momento, ma dura giusto il tempo di bagnarsi, perché poi.. Chiudi il rubinetto per insaponarti. E puntualmente, nonostante tu non abbia spostato di una virgola la leva, quando riapri, l’acqua arriva con la stessa temperatura dei ghiacci dell’Antartide. In quel frangente ti fiondi con la mano che non ha ancora perso la sensibilità dal freddo, a girare il rubinetto cercando un po’ di calore. E ricomincia tutto da capo. Quando poi senti che l’acqua comincia ad essere finalmente tiepida, muovi ancora di qualche millesimo la levetta a sinistra.. e dopo qualche secondo ecco un fiume di lava bollente uscire dalla cipolla della doccia. Talmente calda che inizia anche a sentirsi il classico odore di peli di gallina bruciati.. <br />
Alla luce di tutto ciò.. direi che a questo punto può partire la petizione "un miscelatore per amico".. Stop alle violenze delle nostre docce, Sì a una doccia più amica! Aderite numerosi!</span>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-83244047303541244732012-01-17T14:32:00.000-08:002012-01-17T14:32:08.585-08:00Lezione di oggi...<span lang="EN"> Arrivo a casa dal lavoro.. Stanca e di corsa come al solito. Salgo fino al pianerottolo e mentre cerco le chiavi di casa sento il vicino uscire sulla terrazza. Mi giro e lo saluto sorridente. Lui ricambia il saluto e durante la sua ricerca di qualcosa di, credo commestibile, dal mobiletto della terrazza, inizia a fare conversazione da buon vicino di casa: Come va, come non va, che fai, che non fai.. <br />
A un certo punto inizia a disquisire sul fatto che si è fatto proprio freddo. Io non faccio in tempo a confermare annuendo che lui mi chiede “da te è caldo?” e io tranquilla “si, si. Si sta bene è caldo”. E lui continua “eh io tengo i termosifoni accesi tutto il giorno”. Io in un momento di completa innocenza, me ne esco con un “ah si? Io quasi mai invece.. Ahhhh! Ho capito! Allora mi scaldi tu!!”. Appena le ultime lettere mi sono uscite dalla bocca il neurone è arrivato a destinazione, complimentandosi calorosamente per la felicissima uscita, completamente priva di doppi sensi. E mentre il mio vicino ridendo farfugliava qualcosa su “metodi alternativi” da lui utilizzati per il riscaldamento, io con la classica faccina da chi ha appena fatto una figura di m. e con la coda fra le gambe mi sono pian piano diretta verso la porta di casa, giocherellando con le chiavi per far capire che le avevo trovate. “Ehehe, e insomma.. allora.. Buona cena eh!” saluto con un sorrisetto ebete stampato in faccia, mentre lui mi fa l‘occhiolino.. A quel punto mi volto e cerco di aprire rapida la porta di casa per andare a sotterrarmi sotto al prezzemolo.. Peccato che la mia serratura abbia una velocità di apertura (e anche i rumori di chiavistelli cigolanti sono gli stessi, giuro!) pari a quella del ponte levatoio di un castello medioevale… <br />
Lezione di oggi: arrivare a casa quando tutti dormono per evitare incontri imbarazzanti. </span>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-59739949934486500802012-01-17T02:23:00.000-08:002012-01-17T02:23:36.298-08:00Apple e la sabbietta<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Apple sarà pure una micietta di 5 mesi che pesa meno di 2kg… ma vi assicuro che va in bagno come un elefante afgano. No, non sto scherzando. Ho chiamato giusto ieri la ditta che mi rifornisce, e prossima settimana mi scaricano un bilico di sabbia direttamente sotto casa. Mi hanno già confermato che a fine mese mi eleggeranno “miglior cliente dell’anno 2012”. Son soddisfazioni. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Vi giuro che a volte, quando vado a pulire la sua sabbietta, resto basita dalle dimensioni e dalle quantità di “rifiuto organico” che devo spalare via. E qualche volta ci rimane male anche lei. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Arriva nella sabbietta, si mette in posizione e, impostando il musetto intelligente da gatta che sta riflettendo su come impadronirsi delle chiavi di casa per farmi uno scherzone lasciandomi chiusa fuori, crea… Quando la sua creazione è terminata, si alza, si volta ad annusare per poi ricoprire il tutto. Solo che qualche volta, quando la creazione è stata particolarmente portentosa, la vedo che annusa un pò, ma prima di ricoprire il tutto con la zampetta si ferma un attimo con lo sguardo perso verso quel coso appena uscito dal suo corpo e il musetto come a dire “ma.. ma.. ma sono stata io a fare QUESTO??!?!?!”. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dopo un pò si decide a coprire il tutto, forse per dimenticare, e se ne va trotterellando allegra e leggera in cucina a mangiare qualcosa, visto che, le si è giusto liberato uno spazietto. </span></div>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-40479575974121811682012-01-12T05:43:00.001-08:002012-01-12T06:59:49.814-08:00Apple e la sveglia<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwjsqJCmCRL-G2dD4w9ijIK6q5sixDLRusm3yrWTjeg1E1yG4KbDVgvFfoPMckxiRDaixEYkd7_oFQkb4kffaZouPXpVlL7YORAQz3Yks4N7eOm-Xbi0NvdsImR2_LAAIiA79M_0azs8s/s1600/Immagine+030.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" kba="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwjsqJCmCRL-G2dD4w9ijIK6q5sixDLRusm3yrWTjeg1E1yG4KbDVgvFfoPMckxiRDaixEYkd7_oFQkb4kffaZouPXpVlL7YORAQz3Yks4N7eOm-Xbi0NvdsImR2_LAAIiA79M_0azs8s/s320/Immagine+030.jpg" width="320" /></a></div><br />
<span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Ho una gatta decisamente mattiniera non c’è che dire. Ogni mattina, sin dal primo giorno in cui l’ho portata a casa con me, si è sempre svegliata presto, il suo orario ideale di solito erano le 7.00am. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Ma da qualche giorno a questa parte, qualcosa le ha fatto cambiare fuso orario e il risveglio arriva sempre prima..</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Stamattina infatti ore 6.00am precise, <personname productid="la piccola Apple" w:st="on">la piccola Apple</personname> (tanto bella e coccolosa quanto schizofrenica quando gioca), era sveglia e attiva come se fosse mezzogiorno e il sole splendesse luminoso e alto nel cielo. E, ovviamente, ha deciso che dovevo svegliarmi anche io. Ovviamente giocando. Ovviamente sopra al letto. Ovviamente affondando le sue unghiette e i suoi dentini affilati nelle mie mani/braccia/piedi. Ovviamente fregandosene dei miei inutili “No!” o “Fai piano!” o “Basta vai di là!” o dei miseri tentativi di metterla giù dal letto con la speranza che trovasse qualcosa di più appetibile per giocare. Ovviamente guardandomi con i suoi occhioni azzurri in versione “gatto con gli stivali”, con annesse fusa, od ogni accensione di luce per controllare da dove arrivassero gli strani rumori che sentivo. Ovviamente concludendo il tutto con un “mao” seguito da inconfondibile gesto di zampina verso le sue delicate fauci come a dire “Gatto fame, gatto deve mangiare!” (ndr. Quest’ultima ispirata da Simon’s Cat).</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Al che, dopo aver provato in tutti i modi a restare sotto le coperte, mi sono decisa a lasciare il caldo tepore del mio piumone e avventurarmi nella fredda aria mattutina della cucina, per poterle dare la tanto desiderata pappa.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Apple felice mi fa due coccole e si fionda sulla ciotola. Ancora addormentata resto a guardarla un attimo mentre divora la sua colazione, poi guardo l’orologio.. ma si, è ancora presto. Me ne torno un po’ a nanna. <br />
Io non lo so se sono passati 3 minuti da quando ho appoggiato la testa sul cuscino, che lei era già di nuovo lì a miagolare e saltellare come una molla sopra le coperte.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Va bene, va bene. Ho capito. Mi sveglio.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span></div>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-46118094083915810412011-10-25T00:15:00.000-07:002011-10-25T00:15:27.306-07:00Buongiorno!!<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Martedì mattina ore 08. Parto di casa assonnata direzione ufficio. Occhi ancora chiusi e testa fra la nebbia. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Guido come un automa verso il lavoro.. la macchina ormai, fortunatamente, la strada la conosce da sola. Arrivo ad una rotatoria, la supero.. nell’altra carreggiata le auto procedono lentamente, c’è coda. Mi giro verso un furgoncino, guardo l’autista. Lui ricambia il mio sguardo e, di punto in bianco, stacca le mani dal volante, piega le braccia, alza gli indici e… inizia a ballare sorridendomi. Lo guardo con gli occhi pallati, scoppio a ridere, saluto e continuo a guidare. <br />
Arrivata vicino all’ufficio noto con la coda dell’occhio qualcosa che si muove dentro la cabina di un camion parcheggiato a lato della strada. Mi giro a guardare e cosa vedo? Oddio. Chiudo e riapro gli occhi.. forse sto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ancora sognando.. No, no!Non sto sognando! E' proprio un sedere che si muove sculettante dentro ad un paio di slip neri. Di proprietà di un tipo che si stava cambiando i pantaloni.. con ‘ste mutande nere e sta panza… <br />
Beh... Se il buon giorno si vede dal mattino… oggi ci sarà da ridere!!! :D</span></div>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-55644789205790085812011-08-01T01:43:00.000-07:002011-08-01T01:43:40.487-07:00A fare la spesa...<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Io e mio fratello a comprare la sabbietta per il gatto. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Entriamo tranquilli in negozio e ci troviamo di fronte a una distesa di sacchetti e sacchettini di sabbiette più o meno costose. Le guardiamo un po’ indecisi e in quel momento vediamo comparire un commesso… lo blocco. “Scusa! Ci serviva della sabbia per il gatto, di quella che fa la palla, possibilmente grana fine”. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Lui inizia ad esporci i vari tipi… “e questa è profumata, e questa fa la palla, e questa è fine”. Poi gli viene il lampo di genio e fa “ah, ecco! Altrimenti ci sarebbe questa che secondo me è perfetta. Ha la grana fine e fa <personname productid="la pallina. Poi" w:st="on">la pallina. Poi</personname> essendo fatta con amido di mais la puoi anche gettare nel water. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ha anche uno speciale sistema che copre gli odori, sicuramente un ottimo prodotto”. </span></div><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 11pt;">Io e mio fratello guardiamo questo ottimo prodotto: sacchetto minuscolo costo € 12,30. Ci guardiamo un attimo e mio fratello parte con un “si ok, ma 12 euro.. sarà pure un ottimo prodotto per carità, ma il gatto mio comunque alla fine ci caga…” e concludo io “…non è che ci gioca col secchiello e la paletta…”. <br />
Il commesso ci è rimasto male.. chissà poi perché… bah! </span></div>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-81898522961674269192011-07-07T05:25:00.000-07:002015-01-26T03:41:23.398-08:00Pillole di ordinaria follia.<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit; font-size: 11pt;">Osimo stazione. Ore 08.15, magazzino ditta. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Mentre la sottoscritta si accinge a sistemare la documentazione negli scaffali, praticamente ancora ad occhi chiusi, poco più in là parte una simpatica discussione tra i titolari. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit; font-size: 11pt;">Si disquisisce infatti allegramente, sulla dubbia provenienza di alcune deiezioni nascoste tra gli scatoloni. Dopo alcuni minuti di confronto fra i due, non essendo riusciti a trovare una risposta plausibile al quesito, sono stata interpellata anche io, con la qualifica di “persona informata sugli animali”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit; font-size: 11pt;">Dopo una rapida verifica sul “soggetto” incriminato, la mia conclusione è stata “beh… sicuramente non è di un topo, a meno che non si tratti del maestro Splinter, del quale nel caso pretendo l’autografo. Direi neanche di un gatto e tantomeno di un cane. Escluderei anche un eventuale volatile ad essere sincera. Però… ci sarebbero altre 6/7 mila specie animale a cui potrebbero appartenere!”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit; font-size: 11pt;">A questo punto scatta il colpo di genio di uno dei miei titolari… “Robè, ma te ‘nte l’Iphone non ce l’hai un up che te riconosce le cagate?!?!?”. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt;">
<span style="font-family: inherit; font-size: 11pt;">Decisamente.. ha vinto lui.</span></div>
Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-50282872717403246392011-01-28T08:27:00.000-08:002011-07-07T23:12:09.130-07:00“RIS Osimo Stazione – scena di un delitto imperfetto”<div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;"><em>Basato su un fatto realmente accaduto. </em></span><br />
<br />
<span style="font-family: inherit;">Ore 08.30. Come ogni mattina arrivo a lavoro, parcheggio la macchina sempre esattamente nello stesso punto, inserisco le chiavi nella porta, faccio scattare la serratura ed entro in ufficio, tolgo velocemente l’allarme e vado ad appendere la giacca nell’attaccapanni. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Con gli occhi ancora chiusi appendo la giacca, e girandomi per andare verso la scrivania, mi accorgo di alcune tracce rosse sul pavimento.. Le osservo per qualche secondo.. Sangue. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Le guardo meglio, stropicciandomi più volte gli occhi convinta di aver visto male. Oh mio dio. No. Non ho affatto visto male, quello è proprio sangue. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Impaurita ma carica di coraggio, da brava attrice di film horror inizio a seguire le tracce quasi tremando… dopo qualche passo mi trovo davanti alla porta della “stanza dei bottoni”. Timidamente guardo all’interno della stanza e scorgo altre tracce di sangue. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Accendo la luce quasi tremando e inizio a guardarmi intorno.. Tutto era in ordine, saltavano all’occhio soltanto alcuni semini rossi sparsi sul pavimento che sembravano decisamente fuori posto. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Quasi per sbaglio poi lo sguardo si sposta in basso e mi accorgo che dietro ad un pannello appoggiato al muro si intravedeva una macchia scura.. Tremante e con il cuore in gola, prendo in mano tutto il mio coraggio e sposto leggermente il pannello… E lì, tra macchie di sangue e semini rossi.. c’era il cadavere riverso sul pavimento.. Un piccolo e innocente topolino grigio. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Senza staccargli gli occhi di dosso lascio cadere il pannello e con un brivido lancio un grido di paura. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Immediatamente tutto l’ufficio è stato messo sotto sequestro dai RIS. </span><span style="color: navy;"><span style="color: navy;"><br />
</span></span><span style="font-family: inherit;">Dall’autopsia sembrerebbe che il decesso sia stato causato da un avvelenamento da semini rossi. Quegli stessi semini che sono stati trovati sparsi per il locale e vicino al corpo inerme del malcapitato. In questo momento stanno finendo di fare gli ultimi rilevamenti del caso. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Il corpo nel frattempo è stato spostato in una spaziosa “bara” sponsorizzata Aermec ed al suo posto è rimasta solo un’inquietante sagoma bianca disegnata a terra. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Il carro funebre, bianco e con lampeggianti arancioni accesi, passerà in serata a ritirare i resti del defunto per portarlo a giusta sepoltura. </span></div><div class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: inherit;">Si pensa che il colpevole sia qualcuno legato in qualche modo alla nostra azienda, e in questo momento si aggira ancora a piede libero tra le nostre scrivanie.</span></div>Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8800390475217935871.post-48229997724518430522011-01-28T03:16:00.000-08:002011-01-28T03:16:59.735-08:00E anche il mio blog... apre i battenti...Vorrei innanzitutto precisare che l'idea di aprire un blog per pubblicare i miei sproloqui non è che sia venuta esattamente a me... La colpa di tutto ciò è da imputare ad un paio di miei amici, fan delle mie disavventure servite in formato racconto. Mi spiego: non completamente appagata dal fatto che capitino tutte a me (e fidatevi... non sto esagerando...), mi diverto a rivivere le mie esperienze trasformandole in dei mini racconti farciti con dettagli, sarcasmo, pensieri e punti di vista.. Insomma.. come si direbbe dalle mie parti.. Potrei sembrare un pò la "Bridget Jones de nialtri!".<br />
Vi prego quindi gentilmente, per avanzare eventuali lamentele e reclami, di far riferimento direttamente a coloro che mi hanno incoraggiata a diventare una blogger. Grazie.Laurahttp://www.blogger.com/profile/02801901731302374619noreply@blogger.com1