giovedì 7 luglio 2011

Pillole di ordinaria follia.

Osimo stazione. Ore 08.15, magazzino ditta.  Mentre la sottoscritta si accinge a sistemare la documentazione negli scaffali, praticamente ancora ad occhi chiusi, poco più in là parte una simpatica discussione tra i titolari.
Si disquisisce infatti allegramente, sulla dubbia provenienza di alcune deiezioni nascoste tra gli scatoloni. Dopo alcuni minuti di confronto fra i due, non essendo riusciti a trovare una risposta plausibile al quesito, sono stata interpellata anche io, con la qualifica di “persona informata sugli animali”.
Dopo una rapida verifica sul “soggetto” incriminato, la mia conclusione è stata “beh… sicuramente non è di un topo, a meno che non si tratti del maestro Splinter, del quale nel caso pretendo l’autografo. Direi neanche di un gatto e tantomeno di un cane. Escluderei anche un eventuale volatile ad essere sincera. Però… ci sarebbero altre 6/7 mila specie animale a cui potrebbero appartenere!”.
A questo punto scatta il colpo di genio di uno dei miei titolari… “Robè, ma te ‘nte l’Iphone non ce l’hai un up che te riconosce le cagate?!?!?”.
Decisamente.. ha vinto lui.